VEGANISMO E PROTEINE

“Se non mangi carne non assumi proteine” 

L’ultima volta vi ho parlato del perché un’alimentazione vegana sia effettivamente la scelta migliore per il nostro pianeta. Oggi vorrei parlarvi di come affrontare questa scelta (i dati più tecnici che vi fornirò sono stati scritti dalla dottoressa Silvia Goggi, laureata in Medicina e Chirurgia e specializzata in Scienze dell’Alimentazione). 

Spesso quando si parla di un’alimentazione “plant based” uno dei luoghi comuni più frequenti in cui si ricade è quello della “carenza di proteine”. Quando si parla di proteine viene subito da pensare alla carne come elemento principale. Sapevate che gli animali (da cui poi prendiamo la carne) prendono le loro proteine dalle piante? Quindi, alla fin fine, con un’alimentazione vegana si va ad “attingere direttamente dalla fonte”. Il fabbisogno giornaliero di proteine si aggira intorno ai 63 g per gli uomini e 54 g per le donne. Ma da dove prendere queste proteine? 

Ecco una lista di alimenti che le contengono: 

  • Legumi: ceci, lenticchie, fagioli, piselli, fagiolini, fave… (Sapevate che secondo la dieta mediterranea i legumi dovrebbero essere la fonte proteica principale con un consumo praticamente giornaliero?) 
  • Derivati della soia (a cui dedicheremo un’attenzione particolare più avanti) 
  • Cereali: frumento, riso, farro, mais, avena, miglio, quinoa, grano saraceno… 
  • Frutta secca 
  • Semi oleosi 
  • Verdure di colore verde 

Quanti di questi già mangiate, se non quotidianamente, almeno una volta a settimana? 

Vorrei proporvi inoltre un grafico, che mostra i pound di CO2 che sono prodotti per ogni piatto di alcuni alimenti. Siccome stiamo parlando di proteine, mi piacerebbe poneste particolare attenzione al valore di una bistecca (beef: 6.61) e che lo confrontaste con quello dei legumi (legumes: 0.11).

Sol Carolina Birello