“L’ospedale del Campo era stato creato soltanto pochi mesi prima del nostro arrivo a Monowitz, avvenuto verso la fine del febbraio 1944. Prima di quell’epoca, non esisteva alcun servizio sanitario e gli ammalati non avevano alcuna possibilità di curarsi. […] Avveniva allora che le constatazioni di morte fossero fatte con sistema singolare: di esse erano incaricati due individui, non medici, che, armati di nervi di bue, dovevano bastonare per alcuni minuti di seguito il caduto. Alla fine, se questi non reagiva con qualche movimento, lo si considerava morto e il suo corpo veniva subito trasportato al crematorio; se invece si muoveva, voleva dire che morto non era e perciò lo si costringeva a riprendere il lavoro interrotto”.
🔹Con queste parole, tratte dal “Rapporto sull’organizzazione igienico-sanitaria del Lager di Monowitz (Auschwitz III)”, scritto dal medico chirurgo Leonardo De Benedetti e dal dottore in chimica Primo Levi su richiesta dell’esercito sovietico, desideriamo fare memoria di quello che è stato e che non dovrà più essere.
🔹Nell’ottica della valorizzazione delle storie e delle testimonianze di ciò che è accaduto nei campi di sterminio e soprattutto delle persone che hanno vissuto queste pagine tremende di storia, nel Giorno della Memoria desideriamo annunciare che nel mese di marzo organizzeremo un incontro nel quale Fabio Levi, presidente del Centro Internazionale di Studi Primo Levi, insieme ad alcune personalità mediche del Nostro Ateneo discuteranno con noi delle tematiche trattate dal resoconto da cui abbiamo estratto l’apertura di
questo post.
🔹La conferenza sarà aperta a tutti/e, auspichiamo di poterla svolgere in presenza, con il supporto dello streaming, compatibilmente alla situazione pandemica;
🔹Chi è interessato/a ad approfondire l’argomento, anche per rendere il più interattivo il momento di incontro di marzo, può contattarci sui nostri canali (Telegram, Instagram, Facebook) affinchè possiamo inviare il memoriale nella sua interezza.
🌷Un paese senza memoria è un paese senza futuro.🌷